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  • Immagine del redattoreEmanuele

Si ritorna al pettorale: XTERRA Czech e Garda Trentino Trail e poi…


Preparativi al 30 for 30

Al 30 for 30 non avevamo la tabella attaccata. Ci avevamo pensato ma non avevamo trovato un senso alla cosa. Dunque, al 30 for 30, tutti liberi o liberi tutti di gestire, correre, pedalare e nuotare a proprio piacimento.

La natura però è quella della competizione. Su questo aspetto ci sarebbe tanto da dire e bisognerebbe anche capire se ne varrebbe la pena farlo. Non ho mai vinto tanto nella mia vita da agonista. Come si dice, non ho mai avuto un gran motore. Tutto ciò che mi sono portato a casa l’ho ottenuto con l’allenamento e col sudore. Da una parte il talento che ti permette di fare le cose con semplicità e di riuscire in più cose, magari dove altri non riescono. Dall’altra il motore, cioè quella cilindrata che ti hanno “regalato” e che con qualche allenamento metti in moto e sei sempre lì davanti a sbattagliare. Il mio di motore purtroppo non è così elevato, di cilindrata, ergo lavorare sempre duro per ottenere il massimo da quello che ho.

Tornando agli appuntamenti agonistici di settembre, il 5 settembre si corre XTERRA Czech.

XTERRA Czech 2018: MTB

Ho partecipato altre due volte a questa competizione. Mi piace, in maniera intima. Mi piace la location, un po’ montana, un po’ storica. Selvaggia al punto giusto e scenografica. Una parte della Repubblica Ceca molto ben tenuta e benestante che vive in paesaggi meravigliosi con temperature molto gradevoli d’estate. La prima volta, nel 2018 sfiorai il podio (di categoria s’intende). Fui molto vicino a salire per la mia prima volta su un podio XTERRA, cosa che poi successivamente non mi è ancora riuscita, e sinceramente me ne rammaricai un po’ considerata la distanza dal terzo gradino. Purtroppo, come spesso mi capita in gare cross...nuoto come posso, vado in mtb come se non ci fosse un domani e corro scavando il barile. Ricordo che al mio arrivo feci appena in tempo ad arrivare in camper, piegato da dolori intestinali e conati. Furono due brutte ore successive alla gara che ricordo benissimo, o malissimo. Speriamo di fare bene, meglio, ma soprattutto di godere insieme ai compagni di viaggio di un’altra avventura targata XTERRA.

Garda Trentino Trail: appuntamento al 19 settembre

Poi, cominciamo a mettere chilometri in cascina per nuovi obiettivi e sfide che mi piacerebbe affrontare e pianificare presto, molto presto. La Garda Trentino Trail è una di quelle gare sopravvissute al Covid-19. Ho seguito la loro lotta sui canali social per cercare di mantenere vivo il livello dell’appuntamento, cercando da una parte di salvaguardare la salute dei partecipanti, dall’altra garantire divertimento e spettacolo per una competizione che attraversa luoghi suggestivi e di grande valore paesaggistico. Hanno trovato il modo di andare avanti, di non dire: “Ehi, ok, si annulla tutto e ci si rivede al 2021”. Come tutte le cose nella vita c’è chi lotta e chi si arrende. Con ciò non voglio dire che gli altri si sono arresi ma in alcuni casi ci si è fermati davanti ad ostacoli, grandi effettivamente, ma in qualche modo aggirabili. Non sono un organizzatore di gare, apprezzo da sempre chi si prodiga per questi eventi spesso rimettendoci del tempo e del denaro. Perciò in tutti i casi un in bocca al lupo va a chi è andato avanti e a chi riprenderà il prossimo anno.

Tornando alla gara,, sarà il mio primo Ultra. Una maratona di 42 km con 2500 d+. Io, che non ho mai neanche corso una maratona su strada. In verità è una cosa che non ho mai pensato di fare. Non ci trovo nulla di bello nel correre su strada, ma sopratutto non ci trovo niente di bello nel correre tra migliaia e migliaia di persone ammassate su una strada, ancor di più in un momento del genere. Lo farò mai? Chissà. Ho imparato che nella vita non si può mai dare per scontato nulla.

Al Veroli Winter Trail 2020

Partirò con a cuore la raccomandazione del coach Alessandro Martelluzzi: “Va bene, vai a farla. A patto che non la tiri al massimo.” Di tutto risposta gli ho comunicato che non saprei proprio come uscirne vivo nel tirarla tutta al massimo. La vivrò come una grande avventura anche se io sono abituato a dare il massimo in quello che faccio. Potrebbe essere il massimo arrivare al traguardo vivo e senza conseguenze per gli appuntamenti successivi. Si, potrebbe, e lavorerò per questo.

Sarà un’altra trasferta che vivrò con la famiglia, insieme al nostro fido Piripicchio. Facciamo parte di quella schiera di viaggiatori a cui piace spostarsi in autonomia senza orari né, a volte, mete prestabilite. Il camper ti da questo e molto di più e vivere esperienze del genere è ancora più appagante. Ho qualche dubbio sulle modalità di partecipazione, sull’attrezzatura da portarmi dietro. Bastoncini si, bastoncini no. Ma tanto, alla fine, quando si partirà ci sarà sempre qualcosa che avresti voluto cambiare e non lo hai fatto. Ormai, però, sarai dentro la gara e la correrai pensando ai prossimi passi, non a quelli che avresti potuto fare.

E poi? E poi ci sarà un’altra grande avventura. Un’avventura ancora più lunga ed estrema del Garda Trentino Trail. Sarà senza pettorale, sarà senza competizione ma come sarà una sfida da portare a termine. Cosa? Presto news sui social, poi...descrizione approfondita. Follow me @30for30emanueleiannarilli.


Emanuele



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